La coltivazione del panico

Coltivare piante spontanee e semi è da sempre un modo per fornire ai nostri uccelli alimenti molto validi sia dal punto nutritivo che qualitativo, tra queste il panico è sicuramente uno tra i più graditi a moltissime specie anche di grande dimensioni come ara, amazzoni e cenerini.

Coltivarlo, non presenta grosse difficoltà, una volta  preparato il sovescio in modo da renderlo friabile, si può concimare leggermente usando letame o humus, senza esagerare sulle quantità, essendo pianta spontanea non richiede particolarmente un terreno ricco, si ricavano dei cumuli, questi servono a consentire un buon drenaggio, sono sufficienti pochi cm di altezza a garantire un’ottima germinazione dei semi.

(piantine giovani)

Preferire terreni aperti, in pieno sole, ben drenati, fertili e che mantengano una buona umidità.

La semina avviene in luna calante tra fine marzo e primi aprile, dipende anche dal luogo e clima, ma generalmente risulta il periodo migliore.

Si preparano i semi sgranando le spighe poco prima della semina, questo serve a garantire una buona conservazione del seme stesso, si procede quindi a seminare preferibilmente in file sul cumulo, spargendo pochissimi semi in modo da garantirne un’ottima distribuzione delle piante, devono risultare rade e ben distribuite.

Una volte nate, si puliscono dalle infestanti, stando attenti a non strappare e danneggiare il panico.

Si può spargere dell’urea quando hanno raggiunto una decina di cm di altezza, questo serve ad irrobustire il gambo garantendo una buona resistenza ai venti ed eventi atmosferici.

Quando spuntano le spighe , si deve procedere a copertura con reti anti – passero, i filari lunghi e stretti, consentono una più facile copertura ed anche una maggiore facilità di cure e raccolto.

(piante pronte ad essere consumate immature)

La raccolta avviene tra agosto e settembre, ma solo quando le carassidi cambiano colore, passando da verde ad arancio dorato, raccolte in mazzi e messe ad asciugare in ambiente ventilato ed asciutto, si conservano per tutto il periodo invernale.

L’uso di spighe allo stato immaturo, raccolte tra giugno ed agosto, sono particolarmente nutrienti e ricche di vitamine e sali minerali, motivo per cui si possono usare con regolarità in fase di allevamento.

Oltre al panico giallo, si possono seminare il panico rosso, miglio, radicchio, avena, girasole e altri semi facilmente coltivabili nel nostro territorio.

testo e foto di Casagrande Attilio

2 thoughts on “La coltivazione del panico

  1. vanni rossi

    buongiorno per la semina è possibile usare i semi che si trovano normalmente in commercio oppure servono delle sementi trattate
    saluti e grazie vanni

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